Memento fallimento
Da quando ho deciso di partecipare, un paio di anni fa, ad un concorso fotografico che ha come tema il mostrare la città di Rimini nei suoi tanti aspetti, guardo tutto quello che mi passa davanti in modo più critico.
Ogni mattina, quando vado da un Cliente che si trova a due passi dall’aereporto, vedo questa immagine.
Un aereo appartenente ad una compagnia fallita, che sta lì, a bordo pista, come una bocca spalancata sdentata e cariata.
Lo stanno cannibalizzando, prendendo il prendibile per rivenderlo sul mercato dei ricambi. E su questo non c’è nemmeno troppo da ridire, è sano e giusto.
Ma mi domando solo, con tutto lo spazio che c’è a disposizione, come si possa tenere un oggetto così visibile in bella vista.
Chi viaggia raramente e vede un “cadavere” così di certo non parte con il cuore felice, pare qualcosa di pericoloso.
Ma soprattutto mi chiedo come, una città che punta tutto sul turismo, possa presentarsi con un biglietto da visita del genere: scendi dalla scaletta del tuo aereo e a pochi metri hai un enorme cumulo d’immondizia.
Forse è un memento. Memento fallimento.