Fratelli di Taglia – Ali Babà e i quaranta ladroni

Pink e Lisa vivono nel cortile che è luogo di giochi e trasformazioni fantastiche: Lisa diventerà Ali Babà e Pink il terribile Mustafà, capo dei ladroni, e in un gioco magico la struttura scenica si svelerà, ora un bosco, ora una città-casbah e ora la caverna del tesoro. Le suggestioni musicali e sonore sono da mille e una notte mentre il linguaggio di Pink e Lisa, spesso in rima, tende a creare una musicalità avvolgente. Il dualismo tra grande e piccolo è stato il punto di partenza di questo spettacolo, dove il piccolo debole la spunta contro il grande malvagio con la sua furbizia. Infatti il piccolo Ali Babà, dopo aver ascoltato per caso le parole magiche che schiudono l’antro (apriti sesamo) si impossessa del tesoro dell’avido Mustafà, per farne dono poi a parenti ed amici, poveri e bisognosi, in quanto la sua vera ricchezza sta nella generosità e nella gioia di dare, e alla fine della storia, coglie ci suggerisce la rivisitazione di Emanuele Luzzati… Ali Babà, regalato l’ultimo gioiello allo zio di suo fratello libero come un fringuello passa il tempo allegramente a far di tutto per non far mai niente

  • In scena Daniele Dainelli e Patrizia Signorini
  • Collaborazione alla messinscena Marina Signorini
  • Luci e suoni Cristian Casadei
  • Musiche Pulsatilla, Luca Brolli, Cristina Ciavatti
  • Scenografie e oggetti di scena Marina e Patrizia Signorini
  • Regia Daniele Dainelli e Giovanni Ferma
  • Produzione Fratelli di Taglia
  • Piazza Castello, Misano Adriatico (RN)

  • Voci nel castello VIII

  • 20 luglio 2003

  • tecnico

  • fotografia

  • grafica

Condividi questa storia, scegli tu dove!