Fertility day: giornata di vergogna nazionale

Fertility Day - vergogna nazionale

Ogni giorno, quando mi sveglio, ho una incredibile botta di ottimismo e uno dei primi pensieri va al sogno surreale vissuto come vivo e inerente sempre al giorno prima. Quindi penso sia stato un brutto sogno, solo un brutto sogno, e inizio la giornata che spero andrà alla grande.

Invece no.

Dopo il caffè, arrivano le news da tutto il mondo e il resto della giornata passa male, vedendo tutto quello che succede.

Oggi avrei voluto scrivere due parole per ricordare l’equinozio d’autunno, ma non ce la faccio.

Dappertutto viene indicato il grande senso di tatto e civiltà del ministro (m minuscola voluta) Lorenzin, che ci ricorda, beata e santa donna, che siamo tutti cattivi ed egoisti:

  • perché non abbiamo messo al mondo figli
  • perché ci limitiamo a un po’ di sesso
  • perché ci piace la scusa che siccome non c’è lavoro e ci sono pochi soldi non facciamo figli
  • perché c’è anche chi si è fatto una canna
  • perché qualcuno ha perfino azzardato stringere la mano a una persona di colore (peccato mortale soprattutto, lei ci spiega, se sono neri)… figuramoci poi se c’è stato più di un contatto…
  • perché qualcuno non si da abbastanza da fare per procreare

Questa gran brava donna ha devoluto in beneficenza a uno studio di grafica e comunicazione (questo a quanto pare: la cifra dovrebbe essere al netto delle mazzette e non si saprà mai il vero totale) 100.000€ (centomilaeuro!!!) per realizzare un opuscolo che ci spieghi tutti i nostri errori.
Che poi, dato il costo delle mazzette più l’IVA e i costi vivi, a quello studio di grafica rimanessero pochi fondi per realizzare una immagine da usare per la campagna, è colpa di quei disfattisti che hanno voluto dare così poco. Cosa vuoi prendertela se hanno usato una foto già usata in campagne di varia natura un po’ in tutto il mondo? Casomai sarà indicazione di eclettica cultura internazionale!

No. Basta.

Non ce la faccio.

Ma porca di quella puttana miseria! Come si fa a fare cose del genere nel 2016?
Come si fa a tollerare una zozzeria simile, razzista, cattiva, mal fatta, ignorante, pedante, clericale, pregiudiziosa, settaria… Non ho nemmeno la forza di inserirlo qui come allegato…

Ci aveva provato venti giorni fa, con una campagna che secondo il suo microcefalo doveva essere vincente, basata sulla diffusione via Internet. Mi sono detto, allora, che ritirata quella campagna infame, una invettiva verso le donne e le famiglie, avrei avuto un risveglio dall’ennesimo brutto sogno.
Manco per l’anima del cazzo! Era tutto vero!

Nessun rispetto per chi vorrebbe un figlio ma non riesce ad averlo.
Nessun rispetto per chi vorrebbe una famiglia ma ha solo uno stipendio precario con affitto e utenze da pagare.
Nessun rispetto per chi ha scelto di non averne, di figli.

Che poi parliamo sempre di lavoro dipendente. Ma pensa, invece di avere una busta paga, dovere essere datore di lavoro di te stesso e essere l’unico dipendente. Una merdaccia, una miserrima partita IVA, che con i suoi costi già manda avanti una nazione allo sfascio, ma che non può nemmeno permettersi un’influenzina perché ogni minuto non lavorato sono soldi persi.

Fuori dall’Italia ci sono tante nazioni che hanno fatto campagne per invitare alla procreazione.
Ma sono nazioni che hanno una base sociale seria, che offrono aiuto e disponibilità a famiglie con figli anche quando sono coppie omosessuali ad avere un figlio, anche si trattasse di madri single.
Certo che non puoi farlo qui, il Vaticano non vuole. E certe cose le decide il Vaticano, mica il governo.
Gli altri hanno fatto campagne perché sapevano di avere una schiena robusta per aiutare a sopportare il peso di un figlio. Che non è solo un evento a carico di una famiglia, un figlio.

Io personalmente ho sempre pensato che trasmettere parte del mio DNA ad un altro essere umano fosse una cosa crudele e gratuita. Ma a vedere queste cose, come si può pensare che avere un figlio in un mondo così sia una decisione saggia?

Di Published On: 22 Settembre 2016Categorie: BlogTag: ,

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