San Valentino
San Valentino. Una festa? Certo, per il venditore di mutande, di fiori, di profumi. Per il ristorantino dove portare i partner in quella condizione di fumosa luce soffusa che fa tanto “mistero”. Per il gioielliere.
La tristezza di un giorno specifico in cui dare valore alla relazione, un giorno speciale in cui ufficializzare un “ti amo” che vale quanto vale il regalino.
Certe cose andrebbero festeggiate ogni giorno. Ricordate ogni giorno. Valorizzate ogni giorno.
E non festeggiare uno dei tanti martiri, che una storia a due non è certo un martirio!
E comunque mi diverte il fatto che come festività sia stata cancellata dal calendario ecclesiastico fin dal 1969. Ogni tanto anche la chiesa c’azzecca.
Sta di fatto che finché Othon de Grandson non introdusse in poesia l’idea di dedicare in questo frangente un pensiero all’amata (a/o?) nessuno aveva preso in considerazione la cosa. Ed era la fine del 1200 inizio 1300.
Ma San Valentino c’è. Cash.