Art.Ro.Si. – Sogno d’estate
Uno spettacolo che mi ha affascinato. Cento, massimo centocinquanta persone a serata che si spostano in parchi, boschi, giardini di ville monumentali seguendo l’evolversi della storia.
Sogno di una notte di mezza estate diventa Sogno d’Estate con una piccola differenza rispetto all’originale: gli amanti recitano a parti scambiate. Cioè le donne recitano con le battute maschili e viceversa. Ne risulta una freschezza ed una attualità impensabile.
Tecnicamente… un macello. Sono state necessarie 2 ed anche 3 postazioni di regia differenti a causa degli spazi anche notevoli utilizzati per le scene. Abbiamo perso il conto dei chilometri di cavo usati, credo di ricordare per una produzione due carichi dei furgoni.
Un gruppo di attori (professionisti e non) con in comune la sola origine geografica (la bassa Romagna) che per due anni e oltre 40 repliche ha fatto sognare le riviera Romagnola.
Il disegno luci originale è di Nevio Cavina, un apprezzato professionista dallo squisito gusto “luminoso”.
Per questo lavoro ho utilizzato il computer, tagliando e montando tutta la musica in un unico CD: questo mi ha evitato errori e semplificato gli spostamenti da una regia all’altra. Nonché preparare un CD speciale per l’ultima serata della produzione…
Per riuscire a fare tutto ho dovuto imparare il copione a memoria, tutto. E anche oggi, quasi vent’anni dopo, quando mi capita di vedere il Sogno, m’incasino con le parti scambiate fra uomini e donne.
Credo che non dimenticheremo mai la serata in cui andammo in diretta radiofonica: gli attori interagivano con gli speakers di Radio Icaro e del Circuito Marconi. Puck si è divertito parecchio…
Dall’opera di Sir William Shakespeare A midsummer night’s dream