Tempi di guerra
La guerra. Qualcosa che possiamo percepire lontano e, come un temporale che si scatena all’orizzonte, non ci spaventa.
Anche popoli che vediamo, sempre da lontano, come bisognosi di aiuti, poi salta fuori che hanno aresenali stracolmi. E siccome sono stracolmi vanno vuotati.
Perché se per fare una guerra puoi addurre qualsiasi scusa come valida, poi quello che conta è l’economia: armi da produrre, da vendere, da contrabbandare. E chissà come tutti hanno soldi per le armi. Magari la gente non ha niente, ma gli arsenali pieni, quelli sì.
Per capire meglio la realtà, comunque, basta visitare uno dei tanti (purtroppo) cimiteri di guerra.
Questo è quello che resta: lapidi. Due righe di commiato di genitori, compagne, figli. Niente di più.
Certo, se nascondi un po’ di cadaveri sembrerà che ce ne siano stati meno.
La guerra ha un parametro di valutazione economica ben preciso, anche se non assoluto: C/B o CBA. Costi e benefici.
I benefici e i costi di una guerra possono essere difficili da quantificare in modo accurato. I costi di una guerra possono includere non solo i costi diretti di dispiegamento militare, addestramento, armamenti e munizioni, ma anche i costi a lungo termine come la ricostruzione post-bellica, le spese per il trattamento dei veterani e gli impatti economici e sociali.
I benefici di una guerra possono anch’essi variare notevolmente, a seconda degli obiettivi politici e strategici, ma solitamente includono la promozione degli interessi nazionali, il cambiamento di regime, la riduzione delle minacce percepite e così via.
Ma se tu vai in uno di quei cimiteri guarda quelle lapidi. La maggioranza non ha nemmeno 30 anni.
Siediti su una di quelle panchine. Ma se non hai un minimo di coscienza, non farlo: sprechi tempo. Anche qui, costi/benefici.
Fare una guerra per sterminare un popolo? Farla perché il tuo dio dice che devi?
Chi la fa ha sempre gli occhi foderati di stoffa nera e non capisce (non vuole capire) che la sua valutazione C/B falla sempre su un punto: guadagneranno solo quelli che le armi le producono e vendono.
E alla fine restano solo delle lapidi.