L’urlo
L’urlo è liberatorio e potente anche quando è affisso a un cartellone e comincia ad arrugginire.
Non è nemmeno fondamentale che ci sia un motivo.
Anni fa ci fu la corsa al “primal screem”, immortalato dai Tears for Fears nella splendida shout. Era un buon motivo per l’urlo.
Certo che c’è l’urlo di allarme, quello della paura, del terrore. Perché no?
C’è anche quello che si lancia per farsi trovare, magari nel momento in cui ci si perde fra la calca e che regala quei secondi di felicità quando si ritrova o si vien e ritrovati.
L’urlo è tosto.